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Suocera invadente e litigi continui in casa con il coniuge mammone?

Questa è una domanda davvero molto divertente ma anche interessante, visto che in Italia sono tantissime le coppie che “scoppiano” per l’invadenza dei genitori di uno o dell’altro o perché, magari, il partner è troppo “mammone”.

Ma ci sono degli strumenti che ci permettono di tutelarci? Sembra proprio di sì.

Per rispondere al nostro ascoltatore, però, dobbiamo necessariamente fare una premessa.

Come ben sappiamo, l’allontanamento dalla casa coniugale può essere motivo di addebito della separazione in quanto violazione di un obbligo matrimoniale.

Tuttavia, può essere che l’allontanamento del coniuge dalla casa sia legittimato da una giusta causa che rende intollerabile la convivenza: pensiamo ad esempio al caso in cui il nostro partner ci maltratti, anche fisicamente o al caso in cui il partner, senza alcun rispetto, inviti l’amante a casa in nostra presenza.

Ebbene, dobbiamo sapere che la Corte di Cassazione ha ritenuto che integri una giusta causa, che quindi legittima l’allontanamento dalla casa coniugale, anche l’invadenza della suocera convivente che causa frequenti litigi domestici provocando un deterioramento dei rapporti tra i coniugi.

Quindi, per rispondere al nostro ascoltatore, possiamo dire che la condotta ossessionante della suocera può giustificare l’allontanamento, evitandoci così l’addebito della separazione.

Ma c’è di più.

La Corte di Cassazione ha anche sancito che la suocera che dopo la separazione tra il proprio figlio e la nuora, continui ad accedere alla casa coniugale assegnata alla nuora, nonostante il dissenso di quest’ultima, può essere penalmente responsabile per il reato di violazione di domicilio ex art. 614 c.p.



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