VUOI RICEVERE IL PRIMO CAPITOLO DEL MIO LIBRO GRATUITAMENTE?

Incidente stradale e passeggeri senza cintura, hanno diritto al risarcimento?

Incidente stradale e passeggeri senza cintura, hanno diritto al risarcimento?

L'avvocato del Foro di Rovigo Fulvia Fois affronta il tema dell'indennizzo di un terzo trasportato che non indossava le cinture di sicurezza all'interno di un'auto coinvolta in un sinistro stradale

Care lettrici e cari lettori, questa settimana voglio parlarvi di un tema importante ed interessante, riguardante la possibilità da parte del terzo trasportato a bordo di una vettura, di ottenere il risarcimento del danno a seguito di un sinistro.

Immaginiamo una vettura con a bordo 4 persone: il guidatore ed il passeggero, seduti nella parte anteriore dell’auto, hanno le cinture di sicurezza allacciate, mentre gli altri due soggetti, seduti sui sedili posteriori no.

Ebbene, nella malaugurata ipotesi in cui quell’auto dovesse essere coinvolta in un sinistro, i tre passeggeri avrebbero tutti un egual diritto a chiedere il risarcimento del danno per eventuali lesioni subite? Oppure i due individui seduti sui sedili posteriori non potranno avanzare alcuna pretesa dal momento che non avevano le cinture di sicurezza allacciate?

L’articolo 172 del Codice della Strada dispone esplicitamente che il conducente ed i passeggeri dei veicoli a motore destinati al trasporto di persone ed aventi almeno quattro ruote, muniti di cinture di sicurezza, hanno l’obbligo di utilizzarle in qualsiasi situazione di marcia, senza distinzione alcuna tra seduta anteriore o posteriore del mezzo.

Il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza comporta il pagamento di una sanzione amministrativa – che sarà a carico dei singoli soggetti – ed il decurtamento di 5 punti dalla patente di guida per il solo guidatore, il quale ha l’obbligo assicurarsi che tutti i passeggeri, siano essi maggiorenni o minori d’età, adottino le misure di sicurezza previste dal Codice della Strada.

Sul punto, la stessa Corte di Cassazione ha specificato che “il controllo sull’uso della cintura deve essere particolarmente stringente da parte del conducente, dovendosene accertare l’indosso anzitutto prima della messa in moto del veicolo e soprattutto dovendo lo stesso rifiutarsi di partire in caso di renitenza del passeggero e dovendo, nei casi più estremi, rifiutarne direttamente il trasporto” (Cass. Pen., n. 39136 del 27.09.2022).

Ciò chiarito, a chi va attribuita la responsabilità per i danni subiti dal passeggero senza cintura di sicurezza? Al conducente o al passeggero stesso?

La risposta è: ad entrambi.

Al conducente perché, come visto, questi è tenuto ad assicurarsi sempre che il veicolo circoli nel rispetto delle norme e in sicurezza, oltre che in osservanza delle più normali regole di prudenza e al passeggero perché l’omesso utilizzo delle cinture di sicurezza rappresenta una sua condotta colposa nella causazione del danno.

Per rispondere alla nostra domanda, dunque, il terzo trasportato ben potrà chiedere il risarcimento del danno al guidatore ma l’entità dell’importo risarcibile dovrà essere diminuita secondo la gravità della colpa derivante dalla condotta omissiva del richiedente stesso.

La Cassazione ha infatti sancito che “qualora la messa in circolazione di un veicolo in condizioni di insicurezza sia ricollegabile all’azione o omissione non solo del conducente ma anche del trasportato, che ha accettato i rischi della circolazione, si verifica un’ipotesi di cooperazione colposa dei predetti nella condotta causativa dell’evento dannoso; pertanto, in caso di danni al trasportato medesimo, la condotta di quest’ultimo, sebbene non sia idonea, di per sé, ad escludere la responsabilità del conducente, né a costituire valido consenso alla lesione ricevuta, vertendosi in materia di diritti indisponibili, può costituire, tuttavia, un contributo colposo alla verificazione del danno, la cui quantificazione in misura percentuale è rimessa all’accertamento del giudice di merito, insindacabile in sede di legittimità se correttamente motivato” (Cass. Civ., n. 11095 del 10.06.2020).

COSA NE PENSO IO?

Le cinture di sicurezza, così come i seggiolini auto, salvano la vita e riducono il rischio dei danni alle persone. Per questo è fondamentale che ognuno di noi le utilizzi sempre e comunque – indipendentemente dal fatto che si debbano percorrere pochi metri o che non vi siano controlli lungo il tragitto – e ciò non solo al fine di tutelare il bene più prezioso che abbiamo, ma anche per non far gravare sulle spalle di qualcun altro una responsabilità che deve essere in primo luogo nostra.

Questa è una rubrica di informazione e divulgazione giuridica che ha il solo scopo di voler contribuire a livello sociale alla conoscenza dei propri diritti in quanto è mia convinzione che solo così è possibile tutelarli efficacemente dal punto di vista legale.

Se avete delle domande o volete propormi un argomento di cui parlare, potete farlo scrivendomi all’indirizzo e-mail dirittoetutela3.0@gmail.com o compilando il form che trovate sul sito www.studiolegalefois.com.

                                                                                                                                                                                                                                                                                    Avv. Fulvia Fois

 



* campi obbligatori