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Mantenere l’ex a vita? Quando viene meno il diritto all’assegno?

Mantenere l’ex a vita? Quando viene meno il diritto all’assegno?

L'avvocato del Foro di Rovigo Fulvia Fois ritorna sul tema dell'assegno di mantenimento all'ex coniuge e sui motivi di modifica o revoca dell'obbligo da corrispondere

Care lettrici e cari lettori,

questa settimana voglio parlarvi di un argomento molto interessante in merito al quale mi vengono spesso fatte domande e richieste di chiarimenti.

Sto parlando dell’assegno di mantenimento in favore del coniuge e, più in particolare, dei casi in cui quest’ultimo pone in essere delle condotte che fanno venir meno il proprio diritto al percepimento del contributo.

Innanzitutto, occorre ricordare che il riconoscimento dell’assegno di mantenimento si fonda su una serie di presupposti che, ove mancanti, determinano il venir meno del beneficio.

Pensiamo, ad esempio, al fatto che la separazione non deve essere addebitata al coniuge richiedente il quale, oltre a ciò, non deve disporre di adeguati redditi propri.

La giurisprudenza è concorde nel ritenere che la modifica o la revoca dell’assegno può avvenire qualora vi siano fatti nuovi sopravvenuti che incidono sulla situazione patrimoniale dei coniugi, ivi compresi comportamenti o scelte degli stessi che determinano inevitabili variazioni del rispettivo stile di vita.

Ad esempio, il fatto che il coniuge beneficiario dell’assegno inizi una nuova convivenza o rifiuti diverse concrete opportunità di lavoro, è un giustificato motivo che legittima il coniuge obbligato a chiedere una diminuzione dell’importo da corrispondere o, addirittura, l’eliminazione dell’obbligo.

Una delle ipotesi più importanti da considerare è quella in cui il coniuge ha rinunciato alla propria carriera per occuparsi esclusivamente della casa e dei figli.

Molti pensano che il semplice fatto di essersi dedicati totalmente alla cura della famiglia sia condizione sufficiente per poter percepire l’assegno di mantenimento. In realtà è opportuno precisare che questo è vero solo nella parte in cui i coniugi abbiano accordato tra di loro questa decisione e non, invece, quando la scelta di rimanere a casa e non lavorare è stata univocamente presa dal coniuge richiedente il beneficio.

Altra importante ipotesi è quella del coniuge che si dimette volontariamente dal lavoro proprio (leggi anche il caso affrontato la scorsa settimana sul licenziamento in tronco per motivi disciplinari) per ricevere l’assegno di mantenimento o per chiederne l’aumento.

Questa condotta, che potrebbe sembrare una buona mossa, si rivela in realtà assolutamente controproducente dal momento che per il coniuge richiedente l’assegno di mantenimento – o un aumento dello stesso – non è sufficiente affermare lo stato di disoccupazione, essendo invece necessario dimostrare che lo stesso non dipende da propria colpa ma da fattori esterni (es. età avanzata o condizioni di salute precarie).

COSA NE PENSO IO?

Sono profondamente convinta che tra i valori più importanti di una persona ci sia la lealtà, che deve sempre necessariamente essere il pilastro fondante di ogni nostra azione e/o omissione, a prescindere dal fatto che gli altri siano o siano stati altrettanto leali con noi.

Il fatto di voler opportunisticamente approfittare di circostanze o di elementi per beneficiare di qualcosa che non spetta (o non spetta in quella misura) è un elemento di discredito che non solo non apporta alcuna utilità alla nostra persona ma, anzi, si può rivelare addirittura pregiudizievole.

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Questa è una rubrica di informazione e divulgazione giuridica che ha il solo scopo di voler contribuire a livello sociale alla conoscenza dei propri diritti in quanto è mia convinzione che solo così è possibile tutelarli efficacemente dal punto di vista legale.

Se avete delle domande o volete propormi un argomento di cui parlare, potete farlo scrivendomi all’indirizzo e-mail dirittoetutela3.0@gmail.com o compilando il form che trovate sul sito www.studiolegalefois.com. Potete scaricare gratuitamente, da piattaforma Android e/o Ios Apple la app STUDIO FOIS per rimanere sempre in contatto e informati.

                                                                                                                                                      Avv Fulvia Fois

 



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