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Donne al top 2015. L’indirizzo del Polesine per l’imprenditorialità in rosa

Natura, agricoltura e turismo, risorse strategiche di un territorio dalle potenzialità incredibili ma ancora troppo sottostimate. Progetti avviati e realizzati, con tenacia e costanza, che cominciano a dare i loro frutti. Altri iniziati e rimasti incompleti per i lacci della burocrazia o mancanza di partners. Le eccellenze del Polesine presentate nel Salone del Grano, raccontando storie e traguardi e conquistare visibilità a livello nazionale e internazionale
Rovigo - Con il convegno 'Il Polesine: natura, agricoltura e turismo. Risorse strategiche per il territorio tra vocazione e progettualità", svoltosi in salone del grano della Camera di commercio Venezia e Rovigo delta lagunare, si è concluso, il 15 dicembre, il primo anno di attività in Polesine della Fondazione Bellisario. Tanti gli ospiti e gli invitati che hanno aderito alla manifestazione organizzata dall'avvocato Fulvia Fois, responsabile della Delegazione di Rovigo. E di notevole interesse i temi e i progetti selezionati, nati, in diversi casi, da intuizione e imprenditorialità femminile.
Focus, dunque, sulle professionalità ed eccellenze delle donne e le vocazioni del Veneto e, in particolare, del Polesine, ultimo capoluogo di provincia, dopo Padova, Treviso e Vicenza, di cui sono stati messi in luce i punti di forza di una terra 'emersa dalle acque correnti, coltivabile', per progettarne il futuro.
Coordinati da Katy Mandurino, giornalista 'Il Sole 24Ore', si sono alternati al microfono Vitaliano Bressanin, presidente Azienda ortofrutticola di Lusia, che ha sottolineato l'eccellenza dei prodotti agricoli del Polesine e l'alta qualità del pescato che, insieme, rappresentano l'80% delle attività economiche. Una eccellenza che richiede attività di filiera corta per proteggere la freschezza dei prodotti e le qualità organolettiche che l'Europa richiede. "Il cliente, oggi, è molto attento a quello che arriva sulla tavola, sia a casa che al ristorante e il divario tra il prezzo di produzione e il costo finale si supera con una filiera il più corta possibile". In merito alle lamentele sulla concorrenza di prodotti che arrivano dall'estero, ha dichiarato che una parte di colpa spetta al cliente che si lascia affascinare dall'aspetto della merce e non si informa sulla provenienza.
Specialista in scienze dell’alimentazione e Psiconeuroendocrinoimmunologia, Luisa Finotti si è inserita nel dialogo con il 'Tema natura', che riguarda anche la natura umana. "La gente che viene da me di solito lo fa per dimagrire e stare meglio pur se ha scarsa conoscenza di quello che 'stare meglio' significa. Più che il conteggio delle calorie giornaliere da introitare è importante fare fisiologia applicata, imparando come funziona l'organismo, cosa mangiare e come mangiare; la qualità del cibo e quale attività fisica praticare".
Sulle potenzialità del territorio e le risorse strategiche che possiede si è concentrata l'attenzione di Giampietro Ravagnan, docente all’università di Venezia, Cà Foscari. "Arte, cultura, natura e ambiente rendono il Polesine un unicum irripetibile nel panorama nazionale, in cui le donne hanno la possibilità di svolgere un ruolo essenziale grazie alla progettazione, creatività e innovazione" ha anticipato. E, in riferimento all'accordo sul clima raggiunto a Parigi, ha spiegato che l'Italia, con il Delta del Po, rappresenta un bell'esempio di capacità di riconvertire il modo di svilupparsi. Produzione agroalimentare e ittica di alta qualità, turismo sostenibile, mobilità a emissione zero. "C'è da smantellare la centrale Enel e bonificare l'area, conservandone, tuttavia, una parte, restaurandola come parco archeologico industriale. Le fonti di energia rinnovabili a emissione zero, dal fotovoltaico al biometano, all'energia elettrica fino ai 'crediti di CO2' per gli allevamenti di mitili. L'attività di filtro per l'anidride carbonica, assicurata da cozze, vongole e ostriche potrà , infatti essere fatta valere sul mercato dei 'carbon credit' e valutata dal punto di vista economico, come prevede il documento d'intesa sottoscritto da Lega Pesca e Unindustria Rovigo. Altre opportunità sono fornite dalla canapa e dai suoi prodotti" ha spiegato.
Pia Rovigatti, delegata 'Donne Impresa', Coldiretti Rovigo, ha tracciato una relazione sulle donne impegnate in agricoltura come titolari d'azienda, il ruolo nella protezione e salvaguardia del territorio, delle tradizioni e cultura che la campagna riveste. L'importanza della trasformazione delle colture con il passaggio al biologico, l'apertura di agriturismi e fattorie didattiche, nonostante gli impacci burocratici e la difficoltà a reperire fondi da investire.
Maria Adelaide Avanzo, titolare della tenuta Cà Zen, nel Delta del Po, ha riassunto la storia del grande complesso rurale risalente al 1700, circondata dalla campagna dove si praticano le coltivazioni tradizionali. Poi l'opera di restauro cominciata con la madre, di origine irlandese, che aprì la grande villa, agli ospiti italiani e stranieri. Amministratore delegato della società agricola 'Quota 101', produttrice vitivinicola e olivicola, Silvia Gardina ha citato la qualità dei prodotti biologici e l'ottenimento della certificazione per tutelarne la biodiversità e la sicurezza.
La conclusione, affidata a Gianni Ballarin, ha introdotto i presenti nel progetto 'Albergo diffuso', avviato all'isola di Cà Venier. Un intervento che ha puntato il dito contro la incapacità del polesani di promuovere la loro porzione di Delta del Po, con le ricchezze uniche dell'ambiente umido. Qualcosa che nel Delta ferrarese, un terzo di quello polesano, sanno, invece, fare a meraviglia. La mancanza di agenzie di servizi che portino clienti dall'Europa sfruttando una tipologia di accoglienza che utilizzi le tante case semiabbandonate del luogo, affittandole e rendendole accoglienti. Al divertimento, l'entusiasmo di un soggiorno unico possono provvedere le gite in barca, i percorsi in bicicletta, il birdwatching, la pesca con il bilancione, le escursioni nelle zone della bonifica e, alla sera, il ballo in balera.
Lauretta Vignaga

