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Assegno unico per i figli: via libera delle domande dal 1° gennaio 2022

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L'avvocato del Foro di Rovigo Fulvia Fois illustra che cosa è e come funziona l’assegno unico e universale erogato dall'Inps alle famiglie con figli fino a 21 anni

 

Care lettrici e cari lettori, questa settimana voglio parlarvi di un’importante novità che prenderà il via dal 1° gennaio 2022.
Vi avevo già parlato qualche mese fa dell’assegno unico per i figli, ovvero un assegno erogato per ciascun figlio dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni di età, fino ad ora riconosciuto solo a chi non gode di assegni familiari e ha un ISEE fino a 50.000 euro.

C’è però una novità: dal 1 gennaio 2022, l’assegno dovrebbe infatti essere riconosciuto indistintamente a tutte le famiglie con figli fino ai 21 anni: pertanto, da tale data, le famiglie in possesso dei requisiti di legge potranno presentare domanda all’Inps per l’assegno unico e universale, che verrà erogato mensilmente dal 1° marzo 2022 per ciascun figlio a carico secondo gli importi e le maggiorazioni previste dal decreto legislativo in via di approvazione definitiva.

Ma che cos’è, in cosa consiste e a chi spetta questo assegno?
Innanzitutto, come dice il nome, si tratta di un assegno “unico” che comprende e sostituisce una serie di sussidi già presenti quali ad es. gli assegni familiari, le detrazioni irpef sui figli a carico, bonus bebè, premio nascita, assegni per famiglie numerose ecc.).
Il contributo sarà erogato mensilmente a tutte le famiglie con figli a carico a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni d’età di età di ogni figlio, seppur per importi diversi, che vanno dai 50 euro ai 175 euro a seconda dell’Isee e della composizione del nucleo familiare.

Per i figli con età compresa tra i 18 e i 21 anni, invece, il contributo andrà da 25 a 85 euro: in questi casi, per poter usufruire dell’assegno sarà altresì necessario che il figlio frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea, svolga un tirocinio o abbia un lavoro con reddito inferiore a 8.000 euro annui oppure sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro o svolga il servizio civile universale.

All’assegno unico per così dire “base” andranno poi aggiunte delle maggiorazioni per casi particolari: ad esempio, per le mamme con età inferiore ai 21 anni è prevista una maggiorazione di 20 euro mensili, così come è previsto un aumento tra i 15 e gli 85 euro a partire dal terzo figlio.

A partire dal quarto figlio, invece, è prevista una maggiorazione forfetaria da 100 euro.

Se entrambi i genitori lavorano, l’assegno verrà invece aumentato di 30 euro per ogni figlio (aumento che cala al crescere dell’Isee).

Per capire meglio facciamo un esempio:

  • Una famiglia con Isee inferiore a 15.000 euro composta da genitori che lavorano e due figli riceverà un assegno pari a 205 (175+30) euro per figlio, per un totale di 410 euro: alla soglia dei 175 euro va infatti aggiunta la maggiorazione dei 30 euro per i genitori che lavorano.

Se i figli sono tre o più di tre, oltre ai 175 euro per figlio occorre aggiungere la maggiorazione di 85 euro prevista per le famiglie con 3 o più figli, e calcolare un aumento di 30 euro per ogni figlio in quanto entrambi i genitori lavorano: il totale è di 700 euro, ovvero circa 233 euro a figlio.

  • La stessa famiglia che abbia, invece, un Isee superiore ai 40.000 euro, percepirà un assegno di euro 50 per ogni figlio, maggiorato di euro 15 (in quanto i figli sono tre): il totale è di 165 euro, senza alcun beneficio ulteriore anche se i genitori lavorano entrambi.

Ma quali sono i requisiti per poter beneficiare dell’assegno?
Innanzitutto l’assegno potrà essere richiesto dai cittadini (anche extracomunitari) residenti in Italia da almeno 2 anni.
Oltre a ciò, il richiedente essere domiciliato in Italia e pagare regolarmente le tasse, oltre ad essere impiegato con un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato per almeno 6 mesi.
La domanda dovrà essere presentata telematicamente tramite web accedendo all’area riservata del sito Inps a mezzo spid, carta di identità elettronica o pin.

COSA NE PENSO IO?
Credo che l’assegno unico per i figli fosse già uno strumento davvero importante per ogni famiglia e l’estensione a tutti i nuclei familiari, così come la previsione di altre novità quali la maggiorazione dell’importo dell’assegno per le giovani mamme, lo rende ancora più lodevole.
Credo però che sia necessario che l’Inps fornisca qualche dettaglio in più e qualche specificazione in merito, ad esempio, a come debba essere effettivamente ripartito l’assegno tra i genitori separati o divorziati, al fine di avere chiaro, del tutto, il funzionamento di questo strumento tanto atteso.

Se avete delle domande o volete propormi un argomento di cui parlare, potete farlo scrivendomi all’indirizzo e-mail dirittoetutela3.0@gmail.com o compilando il form che trovate sul sito www.dirittoetutelafois.com.

                                                                                                                                                                                                                                                                AVV. FULVIA FOIS



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