L’ex coniuge eredita, cambia l’assegno di divorzio?
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Cosa cambia se uno dei due ex coniugi diventa più benestante a seguito di un lascito? Se ne occupa l'avv. Fulvia Fois del Foro di Rovigo
Care lettrici e cari lettori,
questa settimana voglio parlare con voi di un argomento davvero interessante, e fonte di moltissime domande che mi vengono poste.
In particolare, mi capita molto spesso di sentirmi chiedere se e quando ci siano i presupposti per un aumento dell’assegno di mantenimento o assegno divorzile percepito dal coniuge o ex coniuge a seguito di separazione o divorzio ed in particolare, se l’ammontare del beneficio economico possa aumentare a seguito del lascito percepito dalla parte obbligata a versare l’assegno.
Sul punto si è recentemente pronunciata anche la Corte di Cassazione, la quale ha rilevato che il fatto che l’ex partner abbia ereditato un’ingente somma di denaro non determina il diritto dell’ex a chiedere un aumento dell’assegno percepito.
Il motivo è molto semplice.
Secondo i Giudici, infatti, l’ammontare dell’assegno di mantenimento o divorzile deve essere parametrato al contributo che il coniuge o l’ex coniuge ha apportato alla carriera e alle finanze coniugali, ad esempio sacrificando la propria attività lavorativa per permettere al partner di lavorare full-time.
Tuttavia, nel caso in esame, la Corte ha evidenziato che l’eredità non costituisce un accrescimento patrimoniale derivante da attività lavorativa dell’ex coniuge, al cui nascere il richiedente l’assegno ha in qualche misura contribuito, così da poter vantare una legittima aspettativa sullo stesso.
L’eredità percepita, infatti, è totalmente svincolata ed indipendente dalla vita coniugale e dai contributi alla stessa apportati dal coniuge o ex coniuge che percepisce l’assegno e che, quindi, non ha alcuna legittimazione a pretendere un aumento dello stesso.
In sintesi, anche se il patrimonio del coniuge o ex coniuge obbligato al versamento dell’assegno aumenta a seguito del lascito, l’importo dell’assegno di mantenimento o divorzile rimarrà invariato.
Diverso, invece, il caso in cui sia il coniuge beneficiario ad ereditare una cospicua somma di denaro: in questa ipotesi, infatti, chi deve versare l’assegno potrà legittimamente chiedere al Tribunale che lo stesso sia ridotto o, addirittura, revocato.
Se avete delle domande o volete propormi un argomento di cui parlare potete farlo scrivendomi all’indirizzo e-mail dirittoetutela3.0@gmail.com o compilando il form che trovate sul sito www.studiolegalefois.it.
Avv. Fulvia Fois