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Le trappole dei social network: adescamenti, truffa, finti profili, estorsioni sessuali

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Romantic scam, catfishing, sextortion: l'avvocato Fulvia Fois presenta i fenomeni subdoli dei social, fanno leva sui sentimenti invece sono truffe

 

Care lettrici e cari lettori,
con la rubrica di questa settimana voglio portare la vostra attenzione su un fenomeno tanto diffuso quanto subdolo che, andando a colpire i nostri punti più vulnerabili – ovvero i nostri sentimenti - rischia di provocarci danni gravissimi, economici e non.
Sto parlando dell’adescamento via social network, che può assumere connotazioni tali da configurare vere e proprie fattispecie di reato, dalla truffa all’estorsione.
È il caso, ad esempio della cosidetta romantic scam o romance scam - letteralmente, truffa romantica – per tale intendendosi tutti quei casi in cui sui social o anche nella vita reale, un soggetto finge di provare dei sentimenti nei confronti di una persona e, facendo leva proprio sulla fiducia e sulle passioni realmente provate da quest’ultima, la induce a compiere, in conseguenza dell'inganno, atti di disposizione patrimoniale in suo favore.
Pensiamo, ad esempio, pensiamo ad un uomo che, dopo aver individuato una donna sui social, magari anche senza mai svelare la propria vera identità, finge di essere follemente innamorato di lei e approfittando del suo innamoramento, la convince a farsi consegnare ingenti somme di denaro, ad acquistare una casa insieme, o a farsi intestare beni mobili o immobili nella prospettiva di un futuro insieme.
Si tratta della rivisitazione in chiave social del classico reato di truffa, in quanto tale punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 ad euro 1.032, salvo aggravanti come l’aver approfittato della vulnerabilità della persona o l’aver cagionato alla vittima un danno patrimoniale di rilevante gravità.
Ma non finisce qui.

Sul podio degli inganni social più pericolosi c’è sicuramente spazio per il cat fishing, termine con il quale si sta ad indicare la condotta di colui che, magari dietro un falso profilo, o sottraendo dati personali appartenenti ad altri soggetti, si finge qualcun altro per intraprendere una relazione con un soggetto sconosciuto online.

E che dire poi della sextortion?
Con questo termine, traducibile letteralmente come estorsione sessuale, si indicano tutte le condotte estorsive in cui contenuti multimediali sessualmente espliciti – magari rubati alla vittima o ottenuti dalla stessa dopo un percorso di coinvolgimento e corteggiamento della stessa - vengono utilizzati per estorcere online: in altre parole, viene chiesto il pagamento di denaro dietro minaccia di condivisione online dei contenuti intimi riguardanti la vittima.

Nonostante si tratti di fenomeni diffusissimi, che quotidianamente colpiscono milioni di persone in tutto il mondo, la giurisprudenza sembra, ancora una volta, non riuscire a tenere il passo della costante evoluzione delle fattispecie di reato, con la conseguenza che tali condotte debbono necessariamente essere ricondotte ad altre, già esistenti fattispecie di reato quali il reato di estorsione, la sostituzione di persona o l’accesso abusivo ad un sistema informatico.
Nonostante ciò, si rilevano comunque molteplici tentativi del Governo di mettere in guardia gli utenti del web – soprattutto i più giovani – che rischiano di cadere in queste trappole.
In questo senso estremamente utile è l’iniziativa del Ministero della Giustizia, sul cui sito è possibile consultare “iGloss@ 1.1 - l’Abc dei comportamenti devianti online”: si tratta di un vero e proprio vocabolario contente tutti i nuovi termini relativi alle condotte online illecite, con l’indicazione, per ognuna di esse, se si tratti di comportamento deviante, a rischio o se si tratti di reato con l’indicazione, in tal caso, anche della normativa di riferimento.

COSA NE PENSO IO?
Credo che la ricerca di umanità e amore tramite i social dimostri quanto l’essere umano si senta solo e così, nella fragilità delle emozioni caschi in tranelli e/o vere truffe “romantiche” da parte di soggetti che senza scrupoli se ne approfittano.
Per questo è fondamentale tutelarsi, non solo avendo chiara percezione delle condotte illecite di cui abbiamo parlato ma anche e soprattutto mantenendo sempre una certa lucidità e, se vogliamo, anche quel tanto di disillusione necessaria ad avvertire il pericolo e a metterci in salvo: solo imparando ad amare noi stessi possiamo tutelarci da chi egoisticamente ci usa soltanto per il proprio vantaggio personale, psicologico od economico che sia.
Poi, se ci cascate, non vergognatevi. Correte ai ripari con l’ausilio di un bravo avvocato.

Se avete delle domande o volete propormi un argomento di cui parlare potete farlo scrivendo all’indirizzo e-mail dirittoetutela3.0@gmail.com o compilando il form che trovate sul sito www.dirittoetutelafois.com .

                                                                                                                                                                                                                                                  AVVOCATO FULVIA FOIS



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