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Telecamera per controllare l’auto nel parcheggio del condominio. Si può?

Care lettrici e cari lettori, questa settimana voglio trattare con voi un argomento sempre molto discusso, ovvero quello della videosorveglianza, tema che si fa a dir poco scottante se inserito nel contesto condominiale.

I sistemi di videosorveglianza possono essere installati dai privati cittadini senza la necessità di autorizzazioni o formalità particolari, purché siano rispettate alcune regole

Assicurarsi che le telecamere riprendano solo aree della nostra proprietà e non, invece, anche di soggetti terzi e avere cura di oscurare eventuali aree indebitamente filmate ed impedire quindi che appaiano nelle riprese sono solo alcune delle accortezze individuate dal Garante della Privacy e che ogni cittadino dovrebbe osservare per evitare spiacevoli inconvenienti.

E per chi abita in condominio, invece, quali sono le regole da rispettare per poter installare un sistema di videosorveglianza in modo corretto e senza brutte sorprese?

Ogni condomino può dotarsi di un sistema di videosorveglianza senza la necessità di una preventiva autorizzazione da parte dell’assemblea condominiale.

Anche in questo caso, però, valgono le raccomandazioni del Garante della Privacy, con la conseguenza che le telecamere installate dal condomino dovranno puntare esclusivamente su aree di sua proprietà come la porta d’ingresso dell’appartamento o la basculante del garage di pertinenza, senza far rientrare nell’inquadratura aree comuni o di proprietà di terzi.

Possono però capitare delle situazioni particolari.

Pensiamo, ad esempio, al condomino la cui auto, pur posteggiata nel parcheggio condominiale, è stata più volte presa di mira dai vandali che in un’occasione hanno rotto un finestrino, in un’altra hanno tagliato gli pneumatici e in un’altra ancora hanno rigato le portiere del mezzo.

Ebbene, il povero condomino può liberamente installare sul balcone del proprio appartamento una telecamera che punta sul parcheggio condominiale così da poter finalmente controllare “da remoto” il proprio mezzo nella speranza di evitare ulteriori dispetti?

In effetti, il dubbio circa la legittimità di tale operazione potrebbe sorgere in ragione del fatto che, essendo puntata su uno spazio comune, la telecamera potrebbe riprendere momenti e dettagli privati degli altri condomini, con conseguente lesione della loro privacy, ma per dare una risposta alla nostra domanda vediamo cosa dicono legge e giurisprudenza al riguardo.

La Corte di Cassazione è stata più volte chiamata a trattare l’argomento, arrivando poi ad affermare che “non sussistono gli estremi atti ad integrare il delitto di interferenze illecite nella vita privata nel caso in cui un soggetto effettui riprese dell’area condominiale destinata a parcheggio e del relativo ingresso, trattandosi di luoghi destinati all’uso di un numero indeterminato di persone e, pertanto, esclusi dalla tutela di cui all’art. 615 bis c.p., la quale concerne, sia che si tratti di “domicilio”, di “privata dimora” o “appartenenze di essi”, una particolare relazione del soggetto con l’ambiente in cui egli vive la sua vita privata, in modo da sottrarla ad ingerenze esterne indipendentemente dalla sua presenza” (Cassazione civile sez. II, 03/01/2013, n.71).

Non solo.

La Suprema Corte ha anche evidenziato che il vicino di casa che lamenti una lesione della propria privacy deve fornire prove idonee a dimostrare tale violazione al fine del bilanciamento con le esigenze di installazione dell’impianto, nella fattispecie necessario ad evitare ulteriori atti vandalici o almeno ad individuare i responsabili (Cassazione civile sez. VI, 15/09/2022, n.27223).

COSA NE PENSO IO?

Credo che la tematica trattata implichi diversi e importanti interessi che devono necessariamente essere oggetto di un giudizio di bilanciamento ad hoc e ciò soprattutto alla luce delle peculiarità che ogni caso presenta e che possono fare la differenza.

Questa è una rubrica di informazione e divulgazione giuridica che ha il solo scopo di voler contribuire a livello sociale alla conoscenza dei propri diritti in quanto è mia convinzione che solo così è possibile tutelarli efficacemente dal punto di vista legale.

Se avete delle domande o volete propormi un argomento di cui parlare, potete farlo scrivendomi all’indirizzo e-mail dirittoetutela3.0@gmail.com o compilando il form che trovate sul sito www.studiolegalefois.com.

Avv. Fulvia Fois



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