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Uso scorretto dei social: quali responsabilità?

Care lettrici e cari lettori, questa settimana voglio parlare con voi di un argomento davvero interessante, ovvero i profili di responsabilità civile e penale che possono derivare da un poco corretto utilizzo dei social network.

In un’epoca in cui i social media sono una parte centrale della nostra vita quotidiana, il confine tra libertà di espressione e comportamenti illeciti diventa sempre più labile.

Se, certamente, ciò che pubblichiamo e condividiamo sui social ci permette di connetterci istantaneamente con una moltitudine di persone, è altresì vero che un uso scriteriato e non controllato dei nostri profili social può esporci ad una serie di rischi legali.

Proprio a fronte delle insidie che si nascondono dietro la pubblicazione di un post o di un commento, è importante informarsi approfonditamente in merito a quali condotte possono effettivamente rientrare nella libertà di espressione e quali, invece, possono esporre l’utente a responsabilità civile o penale.

Quando parliamo di responsabilità civile, facciamo per lo più riferimento all’obbligo di un soggetto che ha arrecato un danno ad un’altra persona, di risarcire il danno cagionato.

Un utilizzo poco attento dei social network può effettivamente dare vita a diversi profili di responsabilità civile.

Pensiamo, ad esempio, all’ipotesi in cui un soggetto pubblica informazioni private altrui senza consenso, diffonde foto o video senza il permesso dei soggetti ritratti o, ancora, all’ipotesi in cui un utente condivide un post lesivo dell’onore, decoro e reputazione di una persona.

In tutti questi casi, l’utente o gli utenti che ritengano che tali condotte abbiano violato i loro diritti, potranno chiedere ed ottenere il risarcimento del danno subito.

Ma non solo.

Come abbiamo visto, le condotte che teniamo sui social network possono costituire reato e quindi ciò che pubblichiamo o condividiamo può comportare anche responsabilità penale.

Classico esempio di reato in ambito social è quello della diffamazione, previsto dall’art. 595 c.p., che punisce chi offende l’altrui reputazione con qualsiasi mezzo di comunicazione, compresi i social network, ma non dimentichiamo ancheil reato di stalking che si può configurare, ad esempio, nel caso in cuiun utente invii ad un altro reiterati post o commenti molesti e minacciosi, ma anche il reato di sostituzione di persona, integrato quando un utente crea un profilo falso fingendo di essere un’altra persona e utilizzando i dati anagrafici di questa.

Ma le responsabilità riguardano solo gli utenti o anche le piattaforme social?

Le leggi europee, come il Digital Services Act (DSA), stanno cercando di regolare anche la responsabilità delle piattaforme online, imponendo loro di prendere misure efficaci per prevenire contenuti dannosi o illegali e prevedendosanzioni nel caso in cui la piattaforma non si attivi rapidamente per la rimozione del contenuto incriminato.

COSA NE PENSO IO?

Come abbiamo visto, l’utilizzo dei social network porta con sé una serie di rischi legali, esponendo l’utente a responsabilità sia civili che penali.

Per questo, credo sia importante avere consapevolezza delle conseguenze che possono derivare dalle condotte che teniamo sui social e ciò al fine di evitare spiacevoli situazioni che possono costarci molto caro.

Questa è una rubrica di informazione e divulgazione giuridica che ha il solo scopo di voler contribuire a livello sociale alla conoscenza dei propri diritti in quanto è mia convinzione che solo così è possibile tutelarli efficacemente dal punto di vista legale.

Avv. Fulvia Fois



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