Utilizzare i sentimenti altrui per ottenere denaro è estorsione
Utilizzare i sentimenti altrui per ottenere denaro è estorsione
L'avvocato del Foro di Rovigo Fulvia Fois si occupa dei risvolti legali di quelli che possono definirsi rapporti sentimentali "malati"
Care lettrici e cari lettori, oggi voglio parlarvi di un argomento particolare che, tuttavia, sono sicura interesserà a tantissimi, essendo il tema di oggi attinente alla sfera sentimentale e privata.
Capita spesso di sentir parlare di rapporti sentimentali “malati”, in cui una delle parti arriva a soggiogare completamente l’altra la quale, come fosse sotto incantesimo e incapace di ribellarsi, si comporta come un burattino pronto a soddisfare ogni richiesta.
Anche se la tossicità di certi tipi di relazioni non è certo cosa nuova, meritevole di attenzione èla lettura che la giurisprudenza ha fatto di determinate tipologie di condotte prevaricatrici che, purtroppo, sono troppo spesso normalizzate.
Di recente, infatti, la Corte di Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi proprio in riferimento ad una relazione tossica.
Protagonista della vicenda è una coppia in cui l’uomo, dopo anni di violenza verbale nei confronti della compagna – psicologicamente completamente soggiogata e dipendente da lui – arriva a minacciarla di lasciarla se lei non gli avesse corrisposto somme di denaro.
Ebbene, la Suprema Corte, interrogata in merito, arriva a confermare che questa condotta integra il reato di estorsione.
L’art. 629 del Codice Penale, relativo al reato di estorsione, punisce chiunque, mediante violenza o minaccia, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, costringendo qualcuno a fare o ad omettere qualche cosa.
Secondo i Giudici della Corte, il reato di estorsione può dirsi integrato non soltanto quando la costrizione – nella fattispecie consistente nella dazione di somme di denaro – avviene a seguito di una richiesta fatta con toni aggressivi e minacciosi, ma anche quando è posta in modo larvato e subdolo, e ciò in quanto “la minaccia costitutiva del reato di estorsione, oltre che esplicita, palese e determinata può essere manifestata anche in maniera indiretta, purché idonea a coartare la volontà della vittima”, come può essere, ad esempio, la minaccia di interrompere la relazione sentimentale.
Nella fattispecie, questo elemento, unitamente alla compromessa condizione psicologica della vittima, è risultato nei fatti idoneo ad ingenerare nella stessa la prospettazione di un futuro male ingiusto – quale l’abbandono da parte del proprio partner – circostanza che l’ha costretta a versare al compagno somme di denaro che, in assenza di minaccia, non avrebbe certamente corrisposto.
Oltre a ciò, secondo i Giudici, assolutamente irrilevante – e dunque insuscettibile di escludere rilevanza penale alla condotta – è il fatto che la donna avesse accettato, nel corso degli anni, toni aggressivi e minacciosi da parte del compagno.
Questo, tuttavia, non è l’unico esempio di condotta estorsiva all’interno di una relazione.
Negli ultimi anni, complice anche lo sviluppo dei social network e della tecnologia, ha preso piede la cd. “sextortion”, termine, traducibile letteralmente come estorsione sessuale, con cui si stanno ad indicare le condotte estorsive che utilizzano contenuti multimediali sessualmente espliciti – magari rubati alla vittima o ottenuti dalla stessa dopo un percorso di coinvolgimento e corteggiamento della stessa – per estorcere online denaro dietro minaccia di condivisione online dei contenuti intimi riguardanti la vittima.
COSA NE PENSO IO?
Credo che le relazioni sentimentali siano terreno fertile per la consumazione di reati che le vittime spesso faticano a riconoscere e ciò a causa del coinvolgimento psicologico che la relazione comporta.
Per questo è fondamentale tutelarsi, non solo avendo chiara percezione delle condotte illecite di cui abbiamo parlato ma anche e soprattutto mantenendo sempre una certa lucidità e, se vogliamo, anche quel tanto di disillusione necessaria ad avvertire il pericolo e a metterci in salvo: solo imparando ad amare noi stessi possiamo tutelarci da chi egoisticamente ci usa soltanto per il proprio vantaggio personale, psicologico od economico che sia.
Questa è una rubrica di informazione e divulgazione giuridica che ha il solo scopo di voler contribuire a livello sociale alla conoscenza dei propri diritti in quanto è mia convinzione che solo così è possibile tutelarli efficacemente dal punto di vista legale.
Se avete delle domande o volete propormi un argomento di cui parlare, potete farlo scrivendomi all’indirizzo e-mail dirittoetutela3.0@gmail.com o compilando il form che trovate sul sito www.studiolegalefois.com.
Avv. Fulvia Fois